Devo ammetterlo, forse mi sono deciso un po' tardi a partecipare, ma non vi nascondo che sono sempre stato riluttante, forse per timore di sicuri o probabili rifiuti, per paura di commenti troppo "schietti" da parte degli editori, ma credo che la preparazione ad un'esperienza di questo tipo consista anche nel prendere coscienza di questo.
Mentre riflettevo e disegnavo, ha cominciato a nevicare, così ho abbandonato la mia matita sul foglio e mi sono avvicinato alla porta di casa per godermi una delle cose che preferisco.
Una bella nevicata invernale.
Era arrivato il momento di fare una pausa.
Mi sono preparato un the alla menta e, armato del mio piccolo blocchetto, ho cominciato a scrivere il post di questa settimana, dedicato alla prima mostra organizzata dal collettivo Uncles & Aunts, intitolata Living Room che si è tenuta il 30 Novembre presso Sweet Irene, una piccola e graziosa caffetteria di Bergamo.
Lo spazio dedicato all'esposizione era un po' limitato, non essendo mai stato adibito per ospitare un evento di questo tipo, ma regalava la giusta atmosfera, quasi come una cantina che nasconde preziose bottiglie di liquore dando così valore aggiunto alle opere presentate.
Su un piccolo tavolino, che ricordava un vecchio banco di scuola elementare, erano appoggiati il diario delle visite e i cataloghi.
Forse il merito sta anche nel tema della mostra, Living Room appunto, "il soggiorno, un luogo privato, ma anche uno spazio dedicato a momenti di condivisione", come recitava l'invito mandato dal collettivo, che per me è stata un'ottima occasione per rappresentare in modo surreale un momento vissuto insieme alla mia famiglia, un attimo di curioso stupore inventato, una fiaba di un'unica pagina di cui non si vedono i volti dei protagonisti.
Io ho voluto dare il mio contributo in questo modo, disegnando un gioco fatto con la mia bimba sul divano, osservandola mentre guardava con stupore fuori dalla finestra, quasi come rapita dal vento che muoveva le poche foglie ancora aggrappate ai loro rami.
Spero che i visitatori presenti, e gli stessi mebri del collettivo, abbiano apprezzato ciò che ho realizzato con tanta passione.
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Un racconto color autunno |
E' stata una serata piacevole in cui ho respirato un'atmosfera che mi prendo il lusso di definire quasi parigina, mi è sembrato di godere il venerdì sera di un'altra città, di quelle che nelle fotografie sembrano avere colori piacevolmente sbiaditi, proprio come quelli che ora vanno di moda, ma questo in fondo non è un aspetto negtivo, perchè trasforma in un viaggio verso luoghi lontani anche una semplice serata tra amici, bevendo il proprio caffè americano, sfogliando il catalogo di una mostra, discutendo di cinema e raccontato i disastri che combina la mia piccola Agata, la quale cresce ogni giorno di più insieme, alla sua voglia di scoprire un mondo che le sa regalare ogni giorno qualcosa di nuovo.